Viene quasi la tentazione di
definirlo progressivo, questo esordio dei Miocene.
Un lavoro organico e articolato, nel quale a un’attitudine
aggressiva che trova nei Tool il termine di paragone -
stilistico e vocale - più vicino, fanno da contraltare
parentesi elettroniche: beat sincopati, scricchiolii elettrici,
loop e campionamenti, connotazioni ambient e dub.
Una malcelata passione per la mitologia greca (nella track
list troviamo titoli come ‘Dyonusos’ e ‘Calliope’, oltre ad
una ‘Mysoginy vs the Common Rules of Mysconception’) si
mescola alla critica sociale: l’apertura del disco è affidata
a ‘’A Message From Our Sponsor’, il testo di ‘Autopia’ tratto
dal ‘New American Century’ Statement Of Principles, un
documento firmato da ‘insigni’ esponenti della nuova destra
americana (Donald Rumsfield, Dick Cheney, Paul Wolfovitz e Jeb
Bush tra gli altri).
Quando poi ci si trova di fronte ai quattro movimenti che
danno il titolo alla mini suite di dieci minuti della
tredicesima e penultima traccia, l’inserimento di questo
omonimo lavoro nella categoria ormai desueta della musica
‘progressiva’ non sembra più tanto campato per aria.
Sia come sia, i Miocene si propongono come una delle band più
interessanti del filone di un certo ‘metallo pensato’ che ha
nei Tool i suoi massimi esponenti.
Uno di quei dischi che farà storcere il naso ai ‘puristi’,
dando soddisfazione agli amanti di contorsioni e strani
impasti sonori.