Per chi pensa che i Tool
siano fin troppo ermetici nelle loro costruzioni; a chi non
riesce ad ascoltare più di dieci minuti di musica elettronica
senza impazzire; per chi ascolta post rock e si chiede quando
arriverà un bel riffone a spaccare tutto; per chi pensa che
alla fine il crossover non ha smesso di vivere dieci anni fa e
in fondo qualcosa di bello lo si trova comunque: siete tutti
alla ricerca dei Miocene, e ancora non lo sapete. Difficile
descrivere cosa salta subito alle orecchie durante l’ascolto
di A Perfect Life With A Wiew Of The Swamp, se il rappato su
base metal di “A Message For Our Sponsor” o quello su base
glitch&drum di “Misogyny VS The Common Rules”, se il richiamo
Warp di “Colloquial Drug Terminology”, o ancora alla copia
carbone di Danny Carey alla batteria. Rimane il fatto che si
tratta di un ascolto che pesca a piene mani sia dal catalogo
della Warp che dalla discografia di Maynard & Co, e che non si
capisca quale direzione voglia prendere senza sbilanciarsi da
un estremo all’altro; il più delle volte Miocene sembra la
divagazione di un dj impazzito innamorato dei Tool a tal punto
da inserire addirittura sample di Lateralus tra un
campionamento e l’altro. Lavoro tutt’al più affascinante,
anche se riteniamo che fino ad ora la miglior prova di
commistione elettronica/rock l’abbiano data i 65 Days Of
Statics.